Quarto, 9 luglio 2012 – Non è indagato il sindaco di quarto Massimo Caradente Giarrusso. Al termine di una serie di perquisizioni effettuate oggi dai carabinieri nella sede del municipio e nell’abitazione del primo cittadino, erroneamente Giarrusso era stata indicato come iscritto nel registro degli indagati assieme ad altre 4 persone. L’inchiesta verte su presunte infiltrazioni del clan camorristico Polverino nel comune di Quarto, centro della zona flegrea. Per questo i militari hanno bussato anche alla porta di alcuni consiglieri comunali e imprenditori. Le indagini sono coordinate dai pubblici ministeri Ardituro, Del Gaudio e Ribera – riguardano presunte pressioni del clan su scelte urbanistiche. a finire nell’inchiesta sono il consigliere comunale Giovanni Amirante, il capo dell’ufficio tecnico Giulio Cecere, il tecnico esterno salvatore mallardo e il geometra e nipote di Cecere, Roberto Guariglia. I quattro sono accusati di associazione camorristica per aver operato sistematicamente con gli esponenti del clan polverino e in particolare con Roberto Perrone, oggi collaboratore di giustizia, sulle cui dichiarazioni si sono basate le indagini. Amirante e Cecere in particolare avrebbero favorito il clan attraverso la falsificazione di concessioni edilizie, consentendo la realizzazione, si legge nel decreto di perquisizione, del complesso immobiliare San Pietro e Paolo e di un immobile a Quarto.
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